Letteratura tedesca. V.N. Raspopin. Letteratura tedesca del Rinascimento Letteratura tedesca del Rinascimento

“Che gioia di vivere! Fioriscono le scienze, si risvegliano le menti: tu, barbarie, prendi la corda e preparati a essere espulsa! - così scrisse nel 1518 l'umanista, scrittore e filosofo tedesco Ulrich von Hutten. In questo momento cultura Rinascimento tedesco raggiunse il suo apice: diede al mondo scienziati meravigliosi, come il linguista I. Reuchlin, il medico T. Paracelsus, il grande artista A. Durer (1471 - 1528; vedi vol. 12 DE, art. “L'arte della Germania XV - XVI secolo "), scrittori meravigliosi. Arte tedesca del XVI secolo. intriso di uno spirito di affermazione della vita, non sopporta più l'oppressione feudale, l'arbitrarietà dei principi - tutto ciò che interferisce con il rinnovamento del paese. L'arte ha sferrato il suo colpo principale all'avido clero cattolico, che da secoli derubava il popolo tedesco.

Gli umanisti in Germania prepararono un ampio movimento: la lotta per la riforma della chiesa (1517); scosse l'intera popolazione e ebbe un enorme impatto sullo sviluppo del tedesco cultura XVI V. Gli scrittori tedeschi vedevano il loro scopo non solo nella lotta contro il clero. Hanno mostrato un mondo in cui regna Madama Stupidità e hanno cercato di illuminare la vita con la luce della Ragione. Nel XVI secolo In Germania è nato il satirico "About Fools", che descrive vividamente i vizi del mondo moderno. Il suo primogenito è la satira poetica “Ship of Fools” (1498).

È stato scritto dallo scienziato umanista Sebastian Brant. L'autore satirico radunò i seguaci della Stupidità su una grande nave che salpava per Glooplandia, la terra della Stupidità. Rideva maliziosamente dei nobili feudatari, dei monaci e degli altri "sciocchi". La satira di Brant è stata approfondita da magnifiche incisioni basate sui disegni di A. Dürer, inserite nel libro.

Un raro successo ha toccato l'“Elogio della follia” del grande umanista olandese Erasmo da Rotterdam. Il suo lavoro è strettamente connesso con il Rinascimento tedesco. Desiderio Erasmo da Rotterdam (1469-1536) Desiderio Erasmo da Rotterdam godeva della reputazione di una delle persone più istruite d'Europa. Si oppose risolutamente all'oscurantismo della chiesa, visitò molti paesi e ovunque fu accolto con entusiasmo da numerosi ammiratori.

In Inghilterra, nell'ospitale casa di Tommaso Moro, il famoso autore di Utopia, completò la sua meravigliosa satira, Elogio della follia. La scrittrice fa parlare la stessa signora Stupidità. È insoddisfatta dell'ingratitudine umana. Dopotutto, la stupidità ha fatto così tanto per le persone, ma non hanno detto una sola parola gentile al riguardo.

Pertanto la Stupidità decide di glorificarsi secondo tutte le regole dell'oratoria. Non governa il mondo? Non sono i re e i principi a servirla, preoccupati solo di “riempire le loro casse derubando i cittadini delle loro proprietà”? L'autore condanna l'avidità e l'egoismo, la superstizione e la stupidità, la spietatezza e il dispotismo dei nobili di corte che assecondano le cattive inclinazioni del sovrano; feudatari arroganti, che “sebbene non siano diversi dall'ultimo bracciante, tuttavia si vantano della nobiltà della loro origine”; mercanti obesi che "mentono, giurano, rubano, imbrogliano, imbrogliano sempre e, nonostante tutto, immaginano di essere le prime persone al mondo semplicemente perché le loro dita sono decorate con anelli d'oro". È solo che le loro dita sono decorate con anelli d'oro."

E, naturalmente, un ampio posto nell'“Elogio della stupidità” è dedicato al Papa, ai ministri della chiesa, ai sostenitori della chiesa, o scolastica (come viene chiamata), alla scienza. Il male ridicolizza Erasmo per la sfacciataggine dei monaci, che "con l'aiuto di piccoli rituali, invenzioni assurde e grida selvagge, soggiogano i mortali alla loro tirannia". Definisce i teologi una “palude puzzolente” e una “pianta velenosa” e consiglia di starne lontani per non diventare vittima della loro immensa malizia.

Ulrich von Hutten (1488-1523) Il più grande umanista tedesco Ulrich von Hutten era un talentuoso scrittore satirico. Veniva da un'antica famiglia di cavalieri e brandiva non solo una penna, ma anche una spada. Suo padre voleva vederlo ministro della chiesa, ma il giovane Hutten fuggì dal monastero e col tempo divenne uno dei più audaci oppositori della Roma papale. Nei suoi caustici “Dialoghi” (1520), accusò la Chiesa cattolica di opprimere e derubare la Germania e di ostacolare la sua rinascita nazionale.

"Restituiamo la libertà alla Germania, liberiamo la patria, che ha sopportato così a lungo il giogo dell'oppressione!", scrisse nel 1520 al leader della riforma borghese Martin Lutero. Hutten considerava l'autocrazia principesca un nemico altrettanto pericoloso. di libertà. Con grande ansia, osservò come il potere dei principi aumentava a scapito del potere dell'imperatore, come il cavalierato perdeva il suo antico significato e si indeboliva. Quando il duca Ulrico di Württemberg uccise a tradimento suo cugino nel 1515, Hutten, in una serie di discorsi infuocati, marchiò questo cattivo sul trono. Rivolgendosi a tutti i tedeschi che non avevano ancora perso l'amore per la libertà, chiese di punire il tiranno assetato di sangue.

Nel 1522 Hutten prese parte attiva alla rivolta dei cavalieri contro l'arcivescovo elettore (principe) di Treviri. Sperava che i ribelli frenassero la tirannia principesca, rafforzassero il potere imperiale e aumentassero l'importanza del cavalierato. Ma né i cittadini né i contadini, che soffrivano dell'oppressione feudale, volevano sostenere i cavalieri ribelli.

Hutten fuggì in Svizzera, dove morì presto in povertà. Tuttavia, se il desiderio di Hutten di riportare il cavalierato tedesco al suo antico potere non poteva e non incontrava simpatia in ampi circoli, allora le sue satire rabbiose contro la chiesa e il dispotismo principesco, contro i nemici dell'umanesimo e tutto ciò che era nuovo e avanzato ebbero grande e bene -meritato successo. Non per niente K. Marx lo definì “dannatamente spiritoso”. I suoi “Dialoghi” sono spiritosi, ricordano i dialoghi dell'antico satirico greco Luciano, ben noto e molto apprezzato dagli umanisti tedeschi. Una satira brillante - le famose "Lettere di persone oscure" (1515-1617) - scritta con la stretta partecipazione di Hutten.

In queste "Lettere" un gruppo di umanisti tedeschi ridicolizzava l'ignoranza e la stupidità dei rappresentanti della scienza scolastica. Vantando la loro istruzione, questi “scienziati” non avevano mai sentito parlare del glorioso poeta greco antico Omero. Letters from Dark People è stato un successo internazionale. Furono letti con entusiasmo sia a Londra che a Parigi. Non una sola opera di umanisti dell'inizio del XVI secolo. non ha minato l'autorità degli scolastici tanto quanto questo libricino allegro e beffardo, estremamente caratteristico della letteratura dell'umanesimo tedesco, che fin dall'inizio gravitava verso la satira.

L'autorità degli scolastici fu così minata da questo libricino allegro e beffardo, estremamente caratteristico della letteratura dell'umanesimo tedesco, che fin dall'inizio gravitò verso la satira. In Germania nel XVI secolo. Anche la letteratura popolare si sta sviluppando ampiamente. Prima di tutto, canzoni, a volte sincere, liriche, a volte minacciose, combattive, associate alla Grande Guerra Contadina, scoppiata nel 1525. All'inizio del XVI secolo. alla fine del secolo fu creato un racconto popolare sul vivace apprendista Till Eulenspiegel (1515), un libro sul famoso stregone Dottor Johann Faust (1587), basato su una leggenda popolare popolare che ha ripetutamente attirato l'attenzione di scrittori (Marlowe, Lessing, Klinger, Goethe, Lenau, Pushkin, Lunacharsky, ecc.). Divertenti storie poetiche (schwanks) e commedie (fastnachtspiel) furono scritte dal laborioso calzolaio di Norimberga Hans Sachs (1494-1576), che conosceva bene la vita quotidiana delle città e dei villaggi tedeschi. Le sue numerose opere raffigurano artigiani e commercianti, scolari e contadini. Prendendo in giro le debolezze umane, l'autore con malcelata simpatia ritrae persone intraprendenti e intelligenti.

“Citazione testuale tratta dal libro: I secoli e il Rinascimento”, che col tempo portò agli sconvolgimenti della Riforma e alla Grande Guerra Contadina. I cittadini insorsero per combattere i signori feudali e le terre tedesche si riempirono dei loro sonori satiri. Nel frattempo, le città raggiungono una significativa fioritura culturale. Non per niente era in Germania a metà del XV secolo. fu inventata la stampa. Alla fine del secolo esistevano tipografie in 53 città tedesche.

“Citazione testuale tratta dal libro: Età e Rinascimento” dei peccati mortali e copriva l'intera tavolozza della morale contemporanea. Il suo autore è quindi un vero borghese idea principale poesia: osserva la moderazione in ogni cosa. Hugo fu seguito dall'austriaco Heinrich Teichner e dal famoso favolista svizzero Ulrich Boner. La raccolta di favole di quest'ultimo fu una delle prime pubblicate quando apparve la stampa, già nel 1461. A proposito, Lessing lo apprezzava molto.

“Il testo citato è tratto dal libro: Età e Rinascimento “del Signore” e attribuisce caratteristiche schiaccianti ai signori impantanati nei peccati. (Chissà se Bulgakov conosceva questa poesia?)

"Citazione testuale tratta dal libro: Le epoche e il Rinascimento", una squisita epopea cavalleresca che gravitava verso la fantasia, e talvolta fino all'effeminatezza, le dolci canzoni dei Minnesinger, seguaci dei trovatori provenzali. Gli Schwank, proprio come i fabliaux francesi, parlavano della vita quotidiana, della quotidianità della gente comune, e tutto era leggero, scherzoso, malizioso, sciocco.

Già nel 13° secolo. È stata pubblicata la raccolta Shwank “Pop Amis” di Stricker. L'eroe del libro era un prete del villaggio pieno di risorse. Nello spirito dello Schwanka c'era qualcosa di paragonabile al picaresco spagnolo: l'eroe, di solito un sempliciotto, eseguiva ogni sorta di trucchi buffoni e, nonostante le straordinarie difficoltà e gli ostacoli posti dai malvagi sulla sua strada, ne usciva indenne.

Il famoso Schwank "Fratello Diavolo" (1488) raccontò le avventure del diavolo in un monastero, dove anche prima non c'erano morali molto esemplari, e ancor di più dopo la sua apparizione.

Il minnesang cavalleresco fu sostituito dal burgher meistersang. Uno dei suoi rappresentanti di spicco, il barbiere di Norimberga Hans Foltz (1450 - 1515), compose canti e shwanks religiosi, poesie e racconti satirici, spruchs, fastnachtspiel, in cui gente semplice ha sconfitto i signori.

"Citazione testuale tratta dal libro: Secoli e Rinascimento" del film televisivo nazionale) è una poesia in cui tutto quanto sopra sembra essere concentrato. Il Sarto all'Inferno (Traduzione di L. Ginzburg) Lunedì mattina, il Sarto uscì in giardino. Verso - il diavolo: “Uomo ozioso, vieni con me all'inferno! Ora siamo salvi! Cucici i pantaloni, Cucici i vestiti, Per la gloria di Satana!” E con il suo metro il Sarto arrivò all'inferno. Colpiamo le spalle ai diavoli e ai diavoletti. E i diavoli sono confusi: “Ti chiediamo di cucire i pantaloni, ma solo senza provarli, per la gloria di Satana!” Il sarto mise da parte l'arshin e tirò fuori le forbici. E così, secondo le regole, le code venivano tagliate. “Le forbici sono strane per noi! Per favore, cuciti i pantaloni. Lascia stare le tue code, per la gloria di Satana!” I diavoli sono difficili da affrontare. Il sarto scaldò il ferro e cominciò a stirare velocemente il didietro invece dei pantaloni. “Sì, sì! I nostri pantaloni dovrebbero finirci? Non c’è bisogno di stirarci, per la gloria di Satana!” Poi ha tirato fuori il filo, ha afferrato il diavolo per la pelle! E cominciò a cucirgli i bottoni sulla pancia. E si sentono strilli e pianti: “Dannati pantaloni! Lui è matto! È impazzito, per la gloria di Satana! Il sarto tirò fuori un ago e, senza risparmiare sforzi, succhiò per bene le narici dei suoi clienti. “Stiamo morendo senza sensi di colpa! Chi ha inventato i pantaloni? Perché tale tortura, per la gloria di Satana?!” I diavoli si arrampicano sul muro: la colpa è del cucito. “Il Sarto Spudorato ci ha torturato a morte! Non scendiamo dal muro! Non cuciamo i pantaloni! Altrimenti moriremo, per la gloria di Satana!” Poi apparve Satana. “Chi sei, ragazzo? Come hai deciso di lasciare i diavoli senza coda? Se è così, non abbiamo bisogno dei Pantaloni Wretched. Uscite dall'inferno, per la gloria di Satana!” "Vai con fondo nudo! - Disse il sarto ai diavoli E, salutato l'inferno, se ne andò a casa. Avendo vissuto fino ai capelli grigi, cuce pantaloni per le persone, vive e non ha paura dei diavoli e di Satana!

"Citazione testuale tratta dal libro: Età e Rinascimento" del Paese e del mondo in esso contenuto. Entro l'inizio del XVI secolo. I rapporti tra i patrioti tedeschi e il papato divennero così tesi che il discorso di Lutero del 1517 fu sufficiente a innescare il fuoco della Riforma e la successiva guerra dei contadini.

La "citazione testuale tratta dal libro: Secoli e Rinascimento" è una caratteristica degli umanisti tedeschi in relazione a tutto quanto sopra: la satira. E soprattutto anticlericale.

"Citazioni di testo tratte dal libro: Età e Rinascimento" furono lette dall'esuberante satirico romano antico Luciano e studiarono attentamente la Bibbia e l'opera dei padri della chiesa. Per così dire, prepararono la Riforma senza aspettarsi che essa si rivoltasse innanzitutto contro l’umanesimo, e che il vincitore Lutero diventasse il loro aperto nemico. Tuttavia, questo è il destino di tutte le rivoluzioni nel mondo.

“Citazione testuale tratta dal libro: Ages and the Renaissance” dei filologi Peter Luder e Samuel Karoch, formati in Italia; canonico zurighese e allo stesso tempo audace anticlericale Felix Hemmerlin (1388 – 1460); traduttori di letteratura latina e italiana Albrecht von Eyb (1420 - 1475), Niklas von Wiele; traduttore di Esopo, medico di Ulm Heinrich Steinheuvel.

Entro la fine del XV secolo. Gli umanisti tedeschi, come i loro fratelli di altri paesi europei, passarono quasi interamente al latino.

A metà del XV secolo. lavorò il più grande scienziato e pensatore Nikolai Kuzansky (1401 - ca. 1464), un matematico e scienziato naturale, che vedeva l'esperienza come la base di tutta la conoscenza. Anticipò Copernico sostenendo che la Terra ruota e non è il centro dell'Universo. Nicola da Cusa era un cardinale, ma nei suoi scritti teologici andò ben oltre i confini dei dogmi della chiesa, sostenne addirittura una religione razionale universale che unisse cristiani, musulmani ed ebrei, e una riforma della chiesa che diminuisse il potere del papa, difese anche l'unità statale della Germania.

Il più grande educatore Jacob Wimpfeling (1450 - 1528) fondò società scientifiche a Strasburgo e Schleitstadt.

Il più importante poeta latino dell'epoca fu il figlio contadino Corrado Celtis (1459-1508), incoronato con una corona d'alloro dall'imperatore Federico III. Fu, tra l'altro, il primo poeta tedesco a ricevere un simile onore. Inoltre, Celtis fu il fondatore di società letterarie e scientifiche in molte città europee, un appassionato bibliofilo, insegnante, storico e musicista. Oraziano e ovidiano, Celtis fu un ardente poeta lirico.

Darò un frammento della sua poesia "Alla Madre della Beata Vergine Maria - con una preghiera per l'armonia tra i principi di Germania" tradotta da Solomon Apt. Tu, o figlia del cielo, Vergine Madre di Dio, infondi la pace ai popoli infiammati dall'ira, affinché la regione tedesca non sia spezzata dal peso del nostro Abominio. La folla ribolle, ribolle, distrugge ciecamente tutto ciò che i nostri antenati non hanno distrutto completamente, rafforzando le mura delle città, preparando le armi per la battaglia. Andavamo in guerra contro i feroci turchi, competevamo in battaglia con l'orgogliosa Roma, oppure spingevamo i principi stranieri a maggior gloria dei tedeschi. No, dissanguando i nostri compagni tribù, profaniamo solo le nostre mani, causiamo solo danno, sciocchi, a noi stessi...

Poeta, prosatore e scienziato, figlio di un povero contadino, che ricoprì la carica di professore all'Università di Tubinga, Heinrich Bebel (1472 - 1518) divenne famoso poesia satirica“Il Trionfo di Venere”, in cui l'antica dea dell'amore è servita da tutto il clero, dal papa alla monaca, e “Una raccolta di sfaccettature molto divertenti”, cioè battute in cui tutto e tutti vengono ridicolizzati. Inoltre tradusse proverbi e detti tedeschi in latino, rendendoli così generalmente accessibili alla cultura europea.

Willibald Pirkheimer (1470 - 1530), patrizio e filantropo, amico di Dürer, lavorò in vari generi, inclusa la satira. Tradusse in latino grandi pensatori greci e scrisse poesie liriche e satiriche.

Il più grande scienziato dell'epoca, Johann Reuchlin (1455-1522), agì anche come satirico; nell'opuscolo “The Eye Mirror” (1511), diretto contro i fanatici della chiesa, sostenne la libertà di pensiero e il rispetto per la cultura. Era destinato a segnare l'inizio di una disputa storica che entusiasmò l'intera Germania. (Ma solo la Germania e solo a quei tempi?)

I libri dell'ebreo Reuchlin provocarono la persecuzione del loro autore da parte dei professori di Colonia, che cercavano la sua condanna come eretico, e la sua origine nazionale giocò qui un ruolo quasi decisivo. Gli umanisti appoggiarono Reuchlin. Di conseguenza, divenne, per così dire, la bandiera delle persone progressiste. E hanno sconfitto conservatori e nazionalisti. Nel 1514 Reuchlin pubblicò il libro “Lettere gente famosa”, in cui citava lettere autentiche di celebrità che condividevano le sue opinioni. Questa vittoria, segnata dalla pubblicazione delle “Lettere...”, deve molto all'opera del noto Erasmo da Rotterdam, che aiutò gli umanisti tedeschi a lottare per una nuova visione del mondo.

Il duro colpo agli oscurantisti era destinato a essere inferto da un altro libro - "Lettere di persone oscure" (1515-1517), scritto da un gruppo di umanisti, tra cui Mole Rubean, Hermann Busch (uno studente di Agricola) e - il partecipante principale - Ulrich von Hutten.

"Letters of Dark People" è un libro di lettere fittizie scritte presumibilmente da oscurantisti al leader spirituale degli oppositori di Reuchlin, il maestro Ortuin Gratius. Tra le “persone oscure”, ovviamente, non ci sono celebrità: sono tutte persone piccole, provinciali e ignoranti. Molti lettori sono caduti in questa esca, prendendo per valore nominale il testo, in generale, artistico. La satira è scritta in un misto di tedesco e latino da cucina. Esempio: “Nicholas Luminthor manda tanti inchini al Maestro Ortuin Gratius quante pulci e zanzare nasceranno nel corso di un anno”. Il libro è un esempio di satira totale, e soprattutto è rivolto agli pseudoscienziati e al clero.

Originario dei cavalieri della Franconia, Hutten era, tuttavia, un oppositore inconciliabile della Roma papale e dell'autocrazia principesca. Ha vissuto una vita tempestosa e ha scritto molto in poesia e prosa. Solo il suo giornalismo resistette alla prova del tempo: cinque “Discorsi” latini contro il duca Ulrico di Württemberg e la tirannia principesca in generale, le già citate “Lettere di gente oscura” e i “Dialoghi”, apparsi già all’inizio della Riforma (1520 ).

"Dirò la verità", scrive Hutten, "anche se mi minacciano con le armi e con la morte stessa". Qui, forse, è opportuno ricordare il famoso opuscolo di Solzenicyn “Non vivere di bugie”. Tutto nella storia si ripete, cambiano solo i dintorni.

Nel 1522 un'alleanza di cavalieri sotto la guida di Franz von Sickingen si ribellò all'arcivescovo elettore di Treviri. Hutten era tra i ribelli e scriveva infuocati appelli ai quali, ahimè, né i borghesi né i contadini risposero. La rivolta fu repressa, Hutten fuggì in Svizzera, dove presto morì. L'opera di questo pubblicista fu probabilmente l'apice dell'umanesimo tedesco, dopo di che iniziò a svanire. I borghesi capitolarono ai principi, e la Riforma e la Controriforma perseguitarono il libero pensiero con uguale asprezza.

Tuttavia, la letteratura tedesca di quest’epoca non si limita al lavoro degli umanisti. Un ruolo importante nella vita letteraria, soprattutto con l'avvento della stampa, è svolto dai libri cosiddetti “popolari”. E forse no, solo qui, perché alcuni di questi libri hanno una storia molto lunga che va oltre i confini dei paesi di lingua tedesca.

I libri popolari "Margelona", "Fortunatus", "Eilenshipigel" e "Faust" (anche se un po 'più tardi) sono fenomeni di una cultura alternativa, non opposta a quella scientifica, umanistica, ma esistente, per così dire, in parallelo . Qui parleremo di un libro. Si intitola "Un libro divertente su Till Eulenspiegel". Il suo eroe è un tipico eroe dei romanzi picareschi: l'allegro apprendista Til, che ha superato in astuzia tutti gli stupidi ed egoisti potente del mondo Questo. In accordo alla didascalia, prototipo reale L'eroe visse in Germania nel XIV secolo. Molto più tardi (nel 1867), e non in Germania, ma in Belgio, creò lo scrittore classico Charles de Coster grande romanzo su Thiel, che trasforma un allegro ladro in un combattente per la liberazione delle Fiandre.

L'umanesimo era in declino, ma non morì, perché al suo declino e alla fine del XV secolo, l'umanista basilese Sebastian Brant (1457 - 1521) scrisse in tedesco il poema satirico-didattico “La nave dei folli” (1494), che gli ha portato fama mondiale e immortalità. Su un'enorme nave (come l'Arca di Noè), l'autore radunò una grande folla di folli in partenza per Narragonia (la terra della stupidità). Il corteo dei folli è guidato da uno scienziato immaginario che conosce a malapena qualche parola latina e si riempie la casa di libri per farsi passare per un erudito. È seguito da tutti i tipi di sciocchi e caricature di stupidità.

Per cominciare citerò un paio di detti poetici, veramente attuali in ogni momento. Se tuo figlio ha smarrito la strada, non esitare: usa la verga, avendo saputo in tempo comprendere che il flagello di Dio colpisce più dolorosamente. A volte guardi gli altri: la merce veniva sperperata nei pub. Essere intelligenti! Non andare al pub, vivi secondo le tue possibilità! Solo così!.. (Traduzione di L. Ginzburg)

E ora - l'inizio della "Nave dei folli", chiamata dall'autore "Protesta" (tradotto da L. Penkovsky). “Citazione testuale tratta dal libro: Secoli e Rinascimento” Ma ecco un'altra questione: alcuni idioti (erano piuttosto ubriachi) hanno aggiunto le loro rime al mio libro. Ma tra gli altri sciocchi, loro, senza rendersene conto, languivano sotto il sole cocente, sulla nave, giacevano tutti sotto le vele: li avevo messi in anticipo, a terra, orecchie d'asino! “Citazione di testo tratta dal libro: Secoli e Rinascimento” in stampa, Bisogna abbreviarli, E i poveretti si rimpiccioliscono, A seconda della carta. È particolarmente spiacevole per me, è mille volte più offensivo, che, lavorando così duramente e con tanto dolore, ho speso così tanti sforzi invano (anche se non è colpa mia), affinché questo libro esca alla luce della spazzatura attribuita a me, che mi getta un'ombra... Ebbene, con Per Dio! Salpa, nave! È abbastanza difficile dare alla luce degli sciocchi: qui è necessario un talento speciale! E io sono lo stupido Sebastian Brant.

Questo inizio, aggiunto alla terza edizione del poema, testimonia eloquentemente la popolarità del libro, poiché nella seconda edizione apparentemente sono stati inseriti nel testo dell'autore numerosi inserti di altri.

È anche chiaro che l’Elogio della follia di Erasmo fu scritto proprio dopo la poesia di Brant. Qualche decennio dopo, il francese Rabelais continuerà alla grande prosa artistica i loro affari. Anche se i libri di Erasmo e Rabelais sono migliori di quelli di Brant, in ogni caso lo superano in scala e brillantezza letteraria, ma il primo è stato il poema “La nave dei folli” di Sebastian Brant.

Dal XVI secolo in generale, la letteratura sugli sciocchi è diventata, principalmente, un ramo speciale della satira tedesca. Citerò solo uno dei tanti libri: il più popolare “La maledizione dei folli” (1512) di Thomas Murner (1475-1537), di cui Lessing scrisse: “Chi vuole conoscere i costumi di quel tempo, chi vuole studiare Tedesco nella sua interezza gli consiglio di leggere attentamente le opere di Murner.” Lo farei ancora! Ecco solo un piccolo frammento della poesia tradotta da O. Rumer. ...Ci sono un sacco di sciocchi. Guaio! È buio nei loro occhi. E ovunque tu faccia un passo, c'è uno sciocco e c'è uno sciocco. Sono stati trasportati in tutta la terra su una stupida nave da Brant Sebastian... Per quanto tempo gli sciocchi possono camminare liberi? Ora ci sono tenebre nel mondo, quelle che Dio ha privato delle loro menti...

E io, seguendo Lessing, ti consiglio di iniziare con "La nave dei folli" di Brant, poi di leggere il libro di Erasmo e poi di padroneggiare "Gargantua e Pantagruel" di Rabelais. Dopo aver letto questi libri, diventerete, senza dubbio, persone diverse, perché tutti noi prima di leggere i classici e dopo averli letti sono, nelle parole di Zoshchenko, "due grandi differenze".

In conclusione, vi ricorderò brevemente gli eventi della Riforma.

Il 31 ottobre 1517 Martin Lutero (1483 – 1546), armato di martello e chiodi, affisse alla porta della chiesa di Wittenberg le sue tesi contro il commercio delle indulgenze. In questo giorno ebbe inizio la Riforma. L'odio per il cattolicesimo unì temporaneamente tutti i settori della società tedesca. Nel corso degli eventi fu identificato un campo di sostenitori di riforme moderate, che comprendeva borghesi, cavalieri e parte dei principi secolari. Lutero divenne il loro leader spirituale. L'altro, il campo rivoluzionario dei contadini e della plebe, era guidato da Thomas Münzer. In generale, a causa della codardia dei borghesi, che naturalmente non volevano perdere la loro fortuna, la rivoluzione fu rapidamente frenata, la Germania rimase un paese feudale e politicamente frammentato, e la vera vittoria andò ai principi locali. Tuttavia, il cattolicesimo ha perso la sua egemonia. Lutero, basandosi sulla tradizione mistica del tardo Medioevo, sosteneva che non è attraverso i rituali della chiesa, ma solo con l'aiuto della fede data da Dio, che una persona ottiene la salvezza della sua anima, che un sacerdote in questo non ha vantaggio rispetto a un laico, perché chiunque può incontrare Dio nelle pagine della Bibbia, e dove Dio parla, il papa deve rimanere in silenzio. Dopotutto, Roma ha a lungo pervertito e calpestato le alleanze di Cristo.

Nel corso degli anni Lutero si riprese, nel 1525 si espresse contro i contadini armati, rinunciò alle esigenze del libero arbitrio, che all'inizio costituiva quasi l'essenza della riforma, e gettò le basi di un nuovo dogma: protestante. Dichiarò che la mente umana è la “sposa del diavolo” e chiese che la fede “spezzasse” il suo “collo”. Ha condannato Erasmo e altri umanisti. A differenza di Erasmo, che difendeva il libero arbitrio, Lutero sviluppò nel suo trattato “Sulla schiavitù della volontà” la dottrina della predestinazione, secondo la quale volontà e conoscenza non hanno un significato autonomo, ma sono solo uno strumento nelle mani di Dio o il diavolo.

"Citazione testuale tratta dal libro: Età e Rinascimento"

La "citazione testuale tratta dal libro: Età e Rinascimento" della Bibbia in tedesco ha dato origine essenzialmente alla lingua letteraria della Riforma. Citerò qui i testi lirici di Lutero nelle traduzioni di V. Mikushevich. Uno di questi è solo una canzone, l'altro è una rivisitazione di un salmo - un fenomeno diffuso, soprattutto con la mano leggera di Lutero, nella poesia mondiale.

*** La nostra roccaforte è nostro Signore. Siamo sotto la protezione di Dio. Non possiamo essere superati nelle avversità. Supereremo tutto con Dio. Il nostro malvagio avversario è felice di infuriarsi. Il maligno è forte. E non ci sono ostacoli per lui, e non ce ne sono altri come lui. La fine sarebbe arrivata per noi molto tempo fa, se non fosse stato per l'aiuto. Sta arrivando, il giusto combattente, il Santo Compagno di Dio. Cristo ha portato la Vittoria ai perseguitati. Il nostro Dio è Sabaoth, e non ci sono più dei. La vittoria è sempre con Lui. Lasciamo che l’universo sia pieno dei demoni dell’inferno, lasciamo che Satana non ci inghiottisca, non siamo noi ad aver bisogno di avere paura. Superiamolo! Principe di questo mondo, il nostro nemico è condannato. Onnipotente, crollerà con una sola parola. Se solo la parola di Dio rimanesse con noi per sempre! Non rimpiangeremo i possedimenti del mondo in quest'ora terribile. Prendi i nostri figli e le nostre mogli per intero! Porta via tutto! La celebrazione è alle spalle! E il regno sarà nostro!

*** Dal profondo dei miei dolori, grido a Te, Signore. Porgete le vostre orecchie alla mia preghiera. Sono in agonia. Quando esigerai il peccato originale da tutti coloro che saranno salvati sulla terra? Nel tuo regno celeste solo la grazia è onnipotente. E anche con una vita retta ci vantiamo invano. Non con l’orgoglio vanto, ma con l’umile preghiera, troverai la misericordia di Dio. Mi affido al Signore, non ai miei meriti. La mia anima lo invoca nella sua malattia terrena. Non ho bisogno di altri premi. Il mio tesoro più prezioso è la Sacra Parola di Dio. E lascia che la notte duri a lungo, e di nuovo all'alba Con il potere di Dio per superare questi dubbi malvagi. Osservate l'alleanza di Giacobbe, che ci è stata data nei tempi passati dallo spirito di Dio! Anche se, vagando a caso, abbiamo peccato molto, sarà perdonato cento volte di più a chi si ricorda di Dio. Dio è il buon pastore. Dio salverà il Suo popolo perduto e peccatore da ogni sorta di disgrazia.

"Citazione testuale tratta dal libro: Età e Rinascimento" di un genio. Artista e pensatore, non ha lasciato molto in letteratura, primo fra tutti “Quattro libri sulle proporzioni”, ma la sua influenza sull'intera cultura tedesca, e in effetti sul mondo tedesco-europeo, è assolutamente unica.

Nel XVI secolo emerge un genere di prosaico romanzo borghese, ancora molto vicino ai libri popolari. Sono libri didattici e talvolta spiritosi, per metà avventurosi e per metà educativi. Chiamerò i romanzi “About Fortunatus and His Purse” (1509), “The Golden Thread” (1557) di Jorg Vikram, romanzo popolare"Schildburger".

Sopra ho già menzionato la leggenda di Faust, più precisamente il libro si intitolava "La storia del dottor Johann Faust, il famoso stregone e stregone". A tempo debito avremo una conoscenza dettagliata di questa storia e dei suoi numerosi adattamenti. Anche un altro libro, altrettanto lungo nella storia della letteratura, è di origine tedesca. Questo è "Un racconto su un certo ebreo di Gerusalemme di nome Agasfer", pubblicato nel 1602. E se la leggenda di Faust è stata rivista da K. Marlowe, Lessing, Goethe, Klinger, Pushkin, allora la leggenda dell'eterno ebreo Agasfer è stata elaborati da Schubart, dallo stesso Goethe, Lenau, Eugene Sue, Kuchelbecker, Carolina Pavlova e tanti altri.

E in conclusione, qualche parola sul più grande poeta borghese del XVI secolo, Hans Sachs (1494-1576). Calzolaio e poeta, visse quasi tutta la sua vita a Norimberga, amò moltissimo la sua città e la lodò instancabilmente. Sax sviluppò l'arte del meistersing, principalmente ampliando la gamma dei suoi temi, che di solito non andavano oltre quelli religiosi. Vengono considerati i migliori lavori di Sachs e in effetti sono i suoi schwank, come "Il sarto con la bandiera", "San Pietro e la capra", "Satana non lascia entrare i lanzichenecchi all'inferno", ecc. Maggiore fama C'erano anche le sue commedie, in particolare "Extraction of Fools", che racconta la divertente guarigione di un pazzo malato, gonfio di ogni sorta di vizi. In un linguaggio brillante, popolare e semplice, adottato in larga misura più tardi da Goethe durante la composizione del "Faust", tutto è stato scritto i migliori lavori Sachs.

“Hans Sachs”, scrive Goethe in “Poesia e verità”, notando la sua influenza sulla cerchia dei poeti di Sturm und Drang, “un vero maestro della poesia, era più vicino a tutti noi... Spesso usavamo il suo ritmo facile, il suo rima conveniente.

Lasciate che questa breve panoramica della letteratura tedesca del Rinascimento venga completata con un piccolo Schwank classico di Hans Sachs tradotto da A. Engelke, in cui ascolterete senza dubbio le intonazioni di canzoni e favole a voi familiari fin dall'infanzia.

Il Contadino e la Morte “Citazione del testo tratto dal libro: I Secoli e il Rinascimento” risponde, Ma il contadino dice: “No! In qualche modo dividi i benefici: uno è ricco, l’altro è povero!” La morte gli viene incontro: “Non mi avvicinerò al padrino? Se vuoi prendermi, ti insegnerò a guarire e presto sarai ricco!” "Se è così, non c'è padrino che mi sia più caro!" Quindi il bambino viene battezzato. Death Kumanku ripete una cosa: “Quando vieni da una persona malata, prenditi cura di me! Se sono nella testa di un malato, allora può aspettarsi una brutta fine, ma se sto ai suoi piedi, supererà la sua malattia”. Una volta un uomo ricco si ammalò. Il nostro dottore è venuto, ha guardato con amarezza, ha ricambiato l'inchino e ha guardato il padrino: dov'è? Guarda ed è in piedi ai suoi piedi. Il medico dice al malato: “Dammi dodici monete d’oro e guarirai”. - "Non mi dispiace per loro!" L'uomo si è ripreso, e ora circola una voce sul dottore, e sa che guarisce - ogni volta solo con il suo padrino, senza distogliere lo sguardo: il padrino in testa - il paziente non si alzerà, nel gambe: tornerà in salute! Il nostro medico è diventato ricco: ne viene mandato solo uno. Dieci anni dopo - ahimè e ah! - La morte è già nella mente del padrino e la parola porta a lui. "Ora è il tuo turno!" Ma il medico chiede di aspettare: “Lasciatemi dire una preghiera! Leggerò il “Padre nostro”, poi verrò con te per sempre!” La morte è d'accordo: "Così sia!" Il pover'uomo cominciò a pregare. Ma ha appena pronunciato le prime parole... E prega così... per sei anni: La preghiera non ha fine. La morte è esausta: “Ebbene, come? Hai detto una preghiera?...”. Accorgendosi che qui la stavano aggirando, ricorse all'astuzia: subito fece finta di essere malata e si sdraiò sulla soglia, gridando: “Oh, dottore! Io sono in fiamme! Solo il “Padre nostro” mi aiuterà!” Il dottore lesse tutto fino alla fine - E la Morte stravolse il giovane e disse: "Ho capito, fratello!..." Non per niente la gente dice: non si può sfuggire alla morte. Verrà e porterà via Hans Sachs.

LETTERATURA RINASCIMENTALE, letteratura dei paesi europei durante il periodo di istituzione e dominio dell'ideologia rinascimentale, che riflette le caratteristiche tipologiche di questa cultura. IN paesi diversi copre il periodo che va dal XVI al primo quarto del XVII secolo. La letteratura è una delle conquiste più importanti della cultura del Rinascimento. Fu in essa, come nelle belle arti, che la più grande forza nuove idee sull'uomo e sul mondo inerenti a questa cultura. L'oggetto della letteratura divenne la vita terrena in tutta la sua diversità, dinamica e autenticità, che distingue fondamentalmente la letteratura rinascimentale da quella medievale. Una caratteristica della letteratura rinascimentale, così come dell'intera cultura, era l'interesse più profondo per l'individuo e le sue esperienze, il problema della personalità e della società, la glorificazione della bellezza umana e un'accresciuta percezione della poesia del mondo terreno. Come l'ideologia-umanesimo del Rinascimento, la letteratura rinascimentale era caratterizzata dal desiderio di rispondere a tutto problemi attuali dell'esistenza umana, nonché un appello al passato storico e leggendario nazionale. Da qui la fioritura della poesia lirica, senza precedenti fin dall'antichità, e la creazione di nuove forme poetiche, e successivamente l'ascesa del dramma.
Fu la cultura del Rinascimento a porre la letteratura, o meglio la poesia e lo studio della lingua e della letteratura, al di sopra delle altre tipologie attività umana. Il fatto stesso della proclamazione della poesia agli albori del Rinascimento come uno dei modi di conoscere e comprendere il mondo ha determinato il posto della letteratura nella cultura del Rinascimento. Lo sviluppo della letteratura rinascimentale è associato al processo di formazione delle lingue nazionali nei paesi europei: gli umanisti in Italia, Francia e Inghilterra agiscono come difensori della lingua nazionale e in molti casi come i suoi creatori; Una caratteristica della letteratura rinascimentale era che era stata creata sia nelle lingue nazionali che in latino, ma quasi tutti i suoi risultati più alti erano associati alla prima. Il culto della parola e l'acuta consapevolezza degli umanisti della propria personalità hanno sollevato per la prima volta la questione dell'originalità e dell'originalità creatività letteraria, che potrebbe aver portato alla ricerca di nuove forme artistiche, almeno poetiche. Non è un caso che il Rinascimento sia associato alla comparsa di numerose forme poetiche legate ai nomi degli artisti che le hanno create: parole come le terze di Dante, l'ottava dell'Ariosto, la strofa di Spencer, il sonetto di Sidney, ecc. l'originalità era posta dalla questione dello stile. A poco a poco, invece dello stile dominante, si stabilisce il genere dominante. Non è un caso che i teorici della letteratura rinascimentale abbiano dedicato ricerche speciali a quasi tutti i generi.
La letteratura rinascimentale cambiò radicalmente sistema di genere. È stato creato un nuovo sistema di generi letterari, alcuni di essi, conosciuti fin dall'antichità, sono stati ripresi e ripensati in una prospettiva umanistica, altri sono stati creati di nuovo. I maggiori cambiamenti hanno interessato la sfera del dramma. Al posto dei generi medievali, il Rinascimento fece rivivere la tragedia e la commedia, generi che erano letteralmente scomparsi dalle scene durante l'Impero Romano. Rispetto alla letteratura medievale, le trame delle opere cambiano, prima si stabiliscono quelle mitologiche, poi quelle storiche o moderne; La scenografia cambia; si basa sul principio della verosimiglianza. Ritorna prima la commedia, poi la tragedia, che, per le peculiarità del genere, si afferma in un periodo di consapevolezza da parte della nuova cultura dell'inevitabilità del conflitto tra ideale e realtà. Abbastanza ampio utilizzo in letteratura diventa pastorale.
L'epica nella letteratura rinascimentale è presentata in diverse forme. Va notato, prima di tutto, l'ampia distribuzione del poema epico, il romanzo cavalleresco medievale acquisisce nuova vita e vi si riversano nuovi contenuti; Alla fine del Rinascimento prese piede il romanzo picaresco. Il genere del racconto, le cui basi tipologiche furono gettate da Boccaccio, divenne una vera creazione del Rinascimento.
Il dialogo divenne un genere specificamente rinascimentale. In origine era una forma di scrittura preferita dagli umanisti, il cui obiettivo era costringere il lettore, dopo aver valutato i pro e i contro nelle controversie, a trarre una conclusione da solo.
La poesia rinascimentale fu anche associata all'emergere e alla rinascita di numerosi generi. È caratterizzato dal predominio della poesia lirica. L'ode e l'inno vengono ripresi dagli antichi generi della poesia epica; la poesia lirica è strettamente connessa con l'emergere, lo sviluppo e il miglioramento del sonetto, che è diventato la forma principale della poesia lirica, così come del madrigale. Vengono sviluppati anche l'epigramma, l'elegia e meno spesso la ballata. Va notato che in diversi paesi europei sia i problemi di stile che i problemi di genere hanno acquisito significati diversi.
La letteratura del Rinascimento, come l'intera cultura del Rinascimento, si basava su conquiste antiche e partiva da esse. Da qui, ad esempio, l’emergere del “dramma scientifico” come imitazione del dramma antico. Allo stesso tempo, si è sviluppata in modo creativo tradizioni popolari letteratura medievale. Queste caratteristiche erano, in un modo o nell'altro, inerenti a ogni letteratura nazionale. Vedi anche RINASCIMENTO.

Letteratura d'Italia. La storia della letteratura rinascimentale, così come l'intera cultura del Rinascimento, inizia in Italia. All'inizio del XVI secolo. ne divenne l'araldo grande poeta Dante Alighieri (12651321). Nelle sue opere filosofiche (La Festa e la Monarchia) e nella sua più grande poesia, La Divina Commedia, riflette tutte le complessità della visione del mondo di un uomo nel periodo di transizione, che vede già chiaramente il futuro nuova cultura.
Il vero fondatore del Rinascimento è Francesco Petrarca (1304-1374), la cui opera determinò la svolta verso una nuova cultura e altri valori spirituali. Fu con le sue attività che iniziò la ricostruzione della cultura antica, lo studio dei monumenti letterari e la ricerca di antichi manoscritti. Petrarca non fu solo uno scienziato, ma anche un eminente filosofo, politico, di fatto il primo intellettuale della storia d'Europa. Innalzò la conoscenza a tal punto che nel 1349 fu solennemente incoronato con una corona d'alloro sul Campidoglio di Roma, come gli antichi eroi.
Per i suoi contemporanei Petrarca divenne sia un simbolo che una personalità ideale della nuova cultura. Proclamò il principio della necessità di padroneggiare il patrimonio culturale dell'antichità, ma questo compito presupponeva la formazione di una persona moralmente perfetta, spiritualmente arricchita e intellettualmente sviluppata. Una persona doveva fare affidamento sull'esperienza del passato nella sua scelta.
Petrarca creò un nuovo sistema di pensiero, definì tutte le idee sull'uomo del Rinascimento, fu un eminente filologo e migliorò la lingua latina. Nelle sue opere latine si basò sull'antica tradizione, nello spirito di Virgilio scrisse egloghe, nello spirito delle epistole poetiche di Orazio. Considerava la sua migliore creazione l'Africa (1339-1341), un poema in latino modellato sull'Eneide, dove, a nome di antichi eroi, profetizza la grande gloria futura dell'Italia e la rinascita di una cultura italiana ancora più grande. Rimase nella storia della letteratura innanzitutto come ideatore di una raccolta di poesie, Il Libro dei Cantici, da lui scritta in italiano e dedicata a cantare la bellezza dei sentimenti umani, l'amore, che nobilita e migliora l'uomo. Il nome della sua amata Laura è diventato un nome familiare fin dai tempi di Petrarca, e il libro stesso è diventato un modello per la maggior parte dei poeti del Rinascimento, tanto che il verbo “petrarchizzare” è apparso anche in Francia.
Per la prima volta nella letteratura, Petrarca non solo giustificò le esperienze d'amore, ma rivelò anche la loro straordinaria versatilità, la complessità dei sentimenti di una persona innamorata. Ancora più insolita per i suoi contemporanei era la cura con cui descriveva il mondo spirituale della sua amata.
Il suo successore fu il più giovane contemporaneo e amico di Petrarca, Giovanni Boccaccio (1313-1375). La sua eredità letteraria è piuttosto varia: lo scrittore si rivolse al genere tradizionale del romanzo cortese (Filocolo e Filostrato) e dell'epica classica (Teseide). Boccaccio creò numerose opere di nuovi generi: possiede il romanzo in prosa e versi, La commedia delle ninfe fiorentine, che gettò le basi per il genere pastorale. Boccaccio scrisse anche il poema pastorale insolitamente lirico Le Ninfe Fiesolane. Ha creato il primo romanzo psicologico in Europa Elegia della Madonna Fiametta. Nella storia della letteratura è rimasto, prima di tutto, il creatore del genere dei racconti rinascimentali, la famosa raccolta del Decameron. Nel Decameron è stata introdotta una nuova società (narratori): istruita, sensibile, poeticizzante il mondo, bella. Questo mondo si basa su una cultura comune e si oppone immagini spaventose morte e decadimento della società durante l'epidemia di peste.
Nei racconti l'autore offre un ampio panorama di situazioni e fenomeni della vita. Gli eroi rappresentano tutti i livelli della società europea e tutti apprezzano molto la vita terrena. Il nuovo eroe è una persona attiva, capace di combattere il destino e godersi la vita in tutte le sue manifestazioni. L'uomo di Boccaccio è impavido, si sforza di conquistare e cambiare il mondo, insiste sulla sua libertà di sentimenti e azioni e sul diritto di scelta.
Allo stesso tempo, Boccaccio proclama l'uguaglianza di tutte le persone per nascita, negando le barriere di classe della società medievale. Il valore di una persona è determinato solo dalle sue qualità personali e non dall'origine; la volontà e la mente di una persona trionfano sulle circostanze casuali del suo destino; I suoi scritti contribuirono allo sviluppo della lingua letteraria italiana.
Letteratura del XV secolo. fu associato allo sviluppo del lirismo nelle opere di Angelo Poliziano (1454-1494) e Lorenzo Medici (1449-1492), la cui opera è caratterizzata da canti carnevaleschi che glorificano la gioia della vita (vedi anche MEDICI). Poliziano scrisse il primo poema umanistico scritto per il teatro, La fiaba di Orfeo. Nel XV secolo Fu creato anche il primo romanzo pastorale di Arcadia Jacopo Sanazaro, che influenzò l'ulteriore sviluppo del genere.
Il genere dei racconti ricevuti nel XV secolo. ulteriori sviluppi. Poggio Bracciolini (1380–1459) ha lasciato una raccolta di facetia (aneddoti simili nel genere ai racconti). Alla fine del secolo il genere del racconto (già nel dialetto napoletano) risultò associato all'opera di Tommaso (Masuccio) Guardato (1420 ca.-1476), autore del libro Novellino.
Un posto significativo nella letteratura del Rinascimento italiano è occupato dalla poesia epica, alimentata da trame tratte dai romanzi cavallereschi e, soprattutto, dal ciclo carolingio. I migliori esempi di questa poesia furono il Grande Morgante di Luigi Pulci (1432-1484) e l'Orlando innamorato (1483-1494) di Matteo Boiardo (1441-1494).
L'Alto Rinascimento nella letteratura italiana fu caratterizzato dalla predominanza dello stile rinascimentale classico, monumentale e sublime, che incarnava gli ideali umanistici di bellezza e armonia, da cui proveniva l'idealizzazione della realtà. È associato, innanzitutto, al nome di Ludovico Ariosto (1474-1533), che lasciò il grandioso poema L'Olanda Furioso, che divenne uno dei più grandi picchi del Rinascimento italiano. Come il suo predecessore Matteo Boiardo (Roland in Love). L'Ariosto si rivolse alle trame dei romanzi cavallereschi dedicati ai paladini di Carlo Magno e ai cavalieri Tavola rotonda. Immagini e situazioni medievali assumono un nuovo aspetto e ricevono una nuova interpretazione: gli eroi sono dotati dei tratti di una personalità rinascimentale, di sentimenti forti, di una forte volontà e della capacità di godersi la vita. L'ingegno e la libertà dell'autore costruzione compositiva romanzo con un generale equilibrio armonico dell'intero testo. Gli episodi eroici potrebbero essere combinati con episodi puramente comici. La poesia è stata scritta in una strofa speciale, spesso chiamata “ottava d’oro”. Flusso lirico nell'epoca Alto Rinascimento legato alla poesia di Pietro Bembo, che divenne il fondatore della poesia del Petrarchismo, che coltivò l'eredità poetica del Petrarca. Bembo, inoltre, sosteneva i vantaggi del dialetto toscano, nel quale vedeva la base della lingua italiana letteraria (Discorsi in prosa sulla lingua popolare).
La letteratura del tardo Rinascimento è caratterizzata dalla conservazione del sistema di generi stabilito, ma in esso molte cose cambiano (trame, immagini, ecc.), compreso l'orientamento ideologico. I più grandi maestri della novella di questo periodo furono M. Bandello (1485-1565) e G. Cintio (1504-1573). Sia le Novelle di Bandello che le Cento storie di Cintio sono caratterizzate da un'estrema drammaticità delle situazioni, da un accresciuto dinamismo e da una rappresentazione disadorna del ventre della vita e delle passioni fatali. La novella assume un carattere pessimistico e tragico. Anche il terzo dei romanzieri del tardo Rinascimento, Giovanni Francesco Straparola (1500-1557), si allontana dall'armonia e dalla chiarezza del Rinascimento, il suo linguaggio è intrecciato con la gente comune e l'autore si affida al folklore. Un posto speciale durante questo periodo è occupato da saggio autobiografico il famoso scultore e goffrato Benvenuto Cellini.
La poesia lirica del tardo Rinascimento in Italia è in gran parte associata al lavoro delle donne. Le poesie di V. Colonna (1490-1547) e G. Stampa (c. 1520-1554) riflettevano esperienze drammatiche e passionali. Un posto molto speciale nella letteratura italiana del tardo Rinascimento è occupato dalle opere poetiche del grande artista Michelangelo, la cui poesia è permeata di motivi estremamente tragici. Letteratura delle corone tardorinascimentali patrimonio artistico Torquato Tasso (15441595). Il suo primi lavori, Aminta (1573), fu creato nel genere della pastorale drammatica e altamente poetica. Il suo poema epico Gerusalemme liberata (1580) ricevette la massima fama. La trama è stata disegnata dall'era delle Crociate, ma la glorificazione delle gesta dei suoi eroi è organicamente combinata con le nuove tendenze, l'influenza delle idee della Controriforma. La poesia combinava le idee del Rinascimento, le tendenze del tardo Rinascimento e elementi fiabeschi romanzi cavallereschi (foresta incantata, giardini magici e castelli). Il poema eroico era permeato motivi religiosi, è caratterizzato da una straordinaria ricchezza di linguaggio e di registrazione sonora.
La drammaturgia si è sviluppata in misura minore in Italia. Nel XVI secolo furono scritte principalmente commedie e pastorali. Le commedie furono scritte da grandi autori come Machiavelli (1469-1527) (Mandrake) e Ariosto (1474-1533), e lo sviluppo della commedia è completo Rinascimento italiano opera teatrale del grande scienziato e pensatore Giordano Bruno (1548-1600). Insieme alla “commedia scientifica”, realizzata secondo modelli antichi, si sviluppa anche la commedia popolare delle maschere e emerge la tragedia. Verso la fine del secolo si diffuse sempre più la pastorale (Il pastore fedele di D. Guarini) (in connessione con lo sviluppo del teatro e della musica di corte). (Biografia).
Un tratto caratteristico della letteratura del XVI secolo. è la nascita e l'attività di associazioni letterarie, soprattutto accademie.
La letteratura rinascimentale in Francia si sviluppò principalmente già nel XVI secolo, anche se il suo precursore è solitamente considerato il grande poeta Francois Villon (1431–1469), il primo poeta veramente tragico della Francia che affrontò il tema della privazione e della solitudine. L'inizio della stessa poesia rinascimentale proviene dalla cosiddetta scuola. “grandi retori” che hanno fatto molto per lo sviluppo della forma letteraria. Il primo poeta rinascimentale è l'ultimo di loro, Jean Lemaire de Belge (1473–1525), che introdusse nella letteratura il secolarismo e la gioia di vivere rinascimentale, attingendo alla poesia antica e ai grandi maestri del Rinascimento italiano (Dante e Petrarca). Anche la scuola dei poeti lionesi attinse all'antica tradizione, i cui maggiori rappresentanti furono Maurice Sav (1510 ca. - 1564 ca.) e la "bella fabbricante di caramelle" Louise Labe (1525/26–1565), la cui poesia è associata principalmente con lo sviluppo di un tema d'amore. La grazia, la naturalezza e la forza dei sentimenti di una donna abbandonata si uniscono nella sua eredità poetica con la raffinatezza dello stile. I testi d'amore di Labe si distinguevano per la profonda umanità con l'accuratezza dell'immagine e la forma precisa del sonetto.
La prima ascesa della poesia rinascimentale in Francia è associata al nome di Clément Marot. La natura della sua eredità letteraria Marot ci permette giustamente di considerarlo il fondatore della poesia rinascimentale in Francia: ruppe completamente con la tradizione poetica medievale e introdusse una serie di nuove forme (incluso il sonetto). Da poeti antichi ha preso in prestito una serie di forme poetiche (ecloga, epigramma, satira). Come poeta di corte, Marot ha lasciato opere per lo più eleganti scritte non in generi principali(motti, epigrammi, “doni”), che sono caratterizzati da laicità e persino giocosità. L'opera di Marot nel suo complesso era caratterizzata da un carattere armonico più sublime, da una visione rinascimentale del mondo e dell'uomo. Ha svolto un lavoro gigantesco di traduzione dei salmi biblici in francese.
Era della prima metà del XVI secolo. C'è stata una lotta per stabilire la lingua nazionale francese, che è stata notevolmente facilitata dalle attività di filologi e poeti.
Il fiorire della poesia francese fu associato alle attività del gruppo letterario "Pleiades", che creò una scuola nazionale di poesia. La prima opera seria di questo gruppo fu il manifesto letterario, La difesa e la glorificazione della lingua francese (1549), tradizionalmente attribuito a Joachin Du Bellay (1522-1560), che dichiarava chiaramente nuove idee sulla cultura e la letteratura nazionale. L'autore ha collegato l'ascesa e la fioritura della cultura con la crescita e la prosperità nazionale; Il livello di sviluppo culturale era quindi determinato dal livello di sviluppo dello Stato e del popolo. Allo stesso tempo, il manifesto ripercorre il culto dell'antichità caratteristico del Rinascimento e dichiara lo slogan dell'imitazione degli autori antichi. Programma artistico Le “Pleiadi” affermavano la priorità della lingua francese e la sua uguaglianza con il latino e l'italiano, e proclamavano l'alto scopo del poeta-creatore. La lingua fu proclamata una sorta di arte e la poesia la sua forma più alta. Consideravano l'eredità antica uno stimolo per lo sviluppo della letteratura nazionale. La composizione del gruppo variava, ma i suoi leader erano Pierre Ronsard (1524-1585), Joachin Du Bellay e Jean Antoine Baif. Nella misura massima, lo spirito della cultura rinascimentale e i suoi ideali furono espressi nell'opera del leader delle Pleiadi, Ronsard. Umanista, ha elogiato la gioia della vita, l'uomo e l'amore umano come l'apice della sua vita. Il culto della natura, il sentimento e la percezione della bellezza del mondo, caratteristici della visione del mondo del poeta, si riflettevano nell'affermazione dell'idea dell'unità organica dell'uomo e della natura. L'eredità di Ronsard rifletteva anche la sua percezione critica della società (Inno all'oro, poesie di protesta contro le guerre civili) e riflessioni filosofiche sul destino dell'umanità. Allo stesso tempo, ha cercato di glorificare la sua patria (Inno di Francia). I temi dell'amore e della natura occupavano un posto speciale nella sua opera; ha lasciato diversi libri dedicati all'amore (Amore per Cassandra, Amore per Maria, ecc.). Possiede il poema epico Franciade. Era giustamente considerato dai suoi contemporanei il “principe dei poeti”.
Secondo per importanza nelle Pleiadi era Joachin du Bellay, poeta e teorico della letteratura. Il nobile provinciale passò sotto l'influenza di Ronsard a Parigi, dove divenne un partecipante attivo alle Pleiadi. Possiede diverse raccolte di poesie (tra cui Olivo, Rimpianti, Divertimenti vari di campagna, Antichità romane). Rimpianti e antichità romane proiettarono Du Bellay a un posto d'onore nella letteratura francese. L'autore non era caratterizzato dalla grandezza dei suoi progetti e delle immagini e dalla portata della sua immaginazione, gravitava verso la semplicità, la sua poesia era più di natura intima; È caratterizzato da uno stato d'animo elegiaco, riflessioni sulle difficoltà e sulle sofferenze della vita, sincerità e malinconia, dolcezza e leggera tristezza. Nel primo periodo della sua opera, Du Bellay condivide ampiamente gli atteggiamenti generali delle Pleiadi e del suo leader Ronsard, soprattutto nell'interpretazione del problema dell'amore, sebbene anche in questo periodo la sua poesia sia caratterizzata da un suono personale, individuale, il espressione di uno stato d'animo spirituale speciale. Questa raccolta mostra chiaramente l'influenza degli esempi manieristi dei petrarchisti italiani. Nelle sue opere più mature, Du Bellay si allontana dalla sua prima collezione. Collezione Antichità Romane (inclusi 33 sonetti). testi filosofici, in cui il tema storico si sposava con la comprensione delle epoche passate e del proprio vissuto personale. L'inizio tragico, la comprensione della fragilità delle azioni umane e dell'onnipotenza del tempo trovarono espressione nelle antichità romane. Allo stesso tempo, secondo il poeta, nella memoria delle persone, vengono conservati alti pensieri spirituali e bellissime creazioni. Pertanto, ha sottolineato la fede nella natura duratura eredità culturale e letteratura in particolare. L'apice dell'opera di Du Bellay è considerato i suoi Rimpianti, essenzialmente il diario lirico del poeta durante il suo soggiorno a Roma. Nei sonetti scompare l'idea rinascimentale del trionfo e della fioritura dell'individuo, e invece appare una tragica consapevolezza dell'inevitabilità del trionfo di circostanze terribili indipendenti dalla volontà e dalle azioni di una persona. I Rimpianti esprimono condanna delle guerre, della meschinità e della corruzione della corte, delle politiche dei sovrani, della comprensione valori nazionali. I rimpianti riflettevano la crisi già iniziata sia della visione del mondo del poeta stesso che dell'intero umanesimo francese, l'inizio della tragedia spirituale e il crollo degli ideali rinascimentali durante le guerre civili della seconda metà del secolo. La collezione esprimeva il problema centrale del tardo Rinascimento: la contraddizione tra l'ideale umanistico rinascimentale dell'individuo e della società e la realtà che circonda effettivamente gli umanisti.
Tra gli altri membri delle Pleiadi, vanno menzionati il ​​talentuoso Remy Bellot (c. 1528-1577) e lo scienziato J. Baif (1532-1589), nonché Etienne Jodelle (1532-1573), che creò il primo tragedia classica francese La prigioniera di Cleopatra (1553). Si cimentò anche nella commedia in versi (Eugenio, 1552). Lo spettacolo è stato caratterizzato da pathos patriottico e critica tagliente ecclesiastici.
Jodelle fu il primo drammaturgo francese a rompere completamente con il medievale tradizione teatrale, le sue opere teatrali erano orientate all'antichità e furono scritte secondo le regole. La drammaturgia di Jodelle anticipa in molti modi la tragedia del classicismo francese del XVII secolo. Nel suo creatività tardiva si avverte l'influenza del manierismo e persino del barocco.
Le guerre di religione contribuirono al declino delle Pleiadi e determinarono le specificità dell'opera dell'ultimo dei maggiori poeti del Rinascimento francese. Theodore Agrippa D'Aubigne (1552-1630), convinto calvinista, nobile, giurò da bambino di dedicarsi alla causa fede cristiana e la trattenne. La fermezza e la fermezza del suo carattere erano combinate con un'eccezionale lealtà alla fede, all'onore e al re. Alla fine della sua vita fu costretto a lasciare la sua terra natale e ritirarsi a Ginevra. Il suo primo esperimenti letterari(Primavera) erano associati alla tradizione poetica che proveniva da Ronsard e anche da Petrarca. Un'epopea poetica unica gli ha portato fama Poesie tragiche(15771589). Concetto, struttura e immagini artistiche le poesie non hanno analoghi non solo in francese, ma anche nella letteratura europea del Rinascimento. In termini di visione tragica del mondo dell'autore, in termini di potenza visiva e in termini di intensità emotiva, i poemi tragici rappresentano un monumento eccezionale del tardo Rinascimento, già anticipando il Barocco, “il secolo, avendo cambiato la morale, chiede un diverso stile." Eppure, la poesia mostra chiaramente lo spirito del Rinascimento, il grido dell'umanità calpestata. Il suo linguaggio è pieno di immagini espressive straordinarie, il pathos sublime si unisce al sarcasmo caustico e al dramma estremo la presentazione acquisisce una scala grandiosa, quasi cosmica; Creatività (ha lasciato Memorie e major saggio storico) completa lo sviluppo della poesia francese del Rinascimento.
Lo sviluppo della prosa francese del Rinascimento è in gran parte collegato al racconto, la storia del cui sviluppo è rivelata da Cento nuovi racconti (1486). Tra le numerose raccolte spiccano i Nuovi divertimenti e le allegre conversazioni del famoso libero pensatore e autore della satira Il piatto della pace Bonaventura Deperrier (1510–1544), dove l'autore offre un ampio panorama della vita quotidiana nella Francia contemporanea e mostra coloriti immagini individualizzate. L'eredità della scrittrice umanista incoronata Margherita d'Angoulême (1592-1549) è considerata l'apice della narrativa breve francese. La sorella del re francese Francesco I era al centro della brillante corte, dell'intera società di corte intellettuale e raffinata. Divenuta regina di Navarra, si staccò dal consueto ambiente culturale della corte francese, ma riuscì a creare un nuovo grande centro culturale nella remota provincia, attirando sempre più nuove figure del Rinascimento francese. Entrò nella storia della letteratura come scrittrice e poetessa. Il principio platonico caratteristico della sua cerchia trovò la sua massima espressione nella poesia della stessa Regina di Navarra. Possiede poesie e poemi allegorici. La vera gloria di Margarita come scrittrice è stata compilata dalla raccolta di racconti Heptameron. La raccolta rimase incompiuta, avrebbe dovuto contenere 100 racconti, ma lo scrittore riuscì a scriverne solo 72. La sua seconda edizione (1559), dove racconti con taglienti attacchi anti-chiesa furono sostituiti da testi più neutrali, si chiamava Heptameron. Una caratteristica della raccolta è stata il rifiuto dell'autore di utilizzare trame tradizionali vaganti di racconti brevi legati alle esperienze personali dei narratori o ad altri eventi reali; I partecipanti agli eventi erano persone della cerchia immediata della scrittrice e persino i suoi parenti. Da qui lo speciale sapore autobiografico del libro e la profondità dei personaggi dei narratori, portando alla ribalta non tanto le storie stesse, ma le discussioni. Rispetto ad altre raccolte di racconti rinascimentali, Heptameron rappresenta una cerchia sociale più ristretta; il libro si occupa maggiormente dei sentimenti, delle situazioni morali e della ricchezza del mondo interiore delle persone; È caratteristico che non ci sia ottimismo giubilante nella raccolta, molte storie sono tristi e la loro interpretazione mostra la discrepanza tra l'alto ideale dell'uomo e la realtà del mondo che lo circonda; L'opera di Margherita d'Angoulême e in particolare la collezione Heptameron riflette l'inizio della crisi degli ideali del Rinascimento francese.
Il risultato più alto della letteratura rinascimentale francese in prosa è l'opera di Francois Rabelais (1483-1553). La ricerca di un umanista (un famoso medico) lo portò alla letteratura nel 1532 iniziò a pubblicare libri separati del suo famoso romanzo “Dalle vite dei giganti”, ognuno dei quali fu condannato a turno dalla Sorbona, e il quarto (1552); ) è stato condannato al rogo dal Parlamento. Nel romanzo Gargantua e Pantagruel di Rabelais si esprime una connessione inestricabile cultura francese Revival con la tradizione della risata popolare medievale. Il romanzo contiene senza dubbio una parodia attraverso l'iperbolizzazione di generi, tradizioni e valori medievali. Allo stesso tempo si affermano ideali e valori umanistici. Rabelais, medico e scienziato, promosse il culto della conoscenza e lo studio delle scienze come mezzo per educare una persona armoniosa, insistette sul diritto umano a pensare e sentire liberamente e si oppose al fanatismo religioso. Il romanzo descrive una sorta di utopia sociale del monastero di Thelema, dove una persona può realizzare il suo diritto alla libertà, alla gioia di vivere e al desiderio di conoscenza. Allo stesso tempo, il libro è caratterizzato dall’ottimismo e dalla fede nelle possibilità illimitate dell’uomo: “l’uomo è stato creato per la pace, non per la guerra, nato per la gioia, per il godimento di tutti i frutti e le piante”.
Gli ideali umanistici persistettero nella letteratura francese fino alla fine del XVI secolo; furono generalizzati ed espressi in un saggio di genere letterario di nuova creazione Michel de Montaigne (1533-1592). Per la prima volta nella storia della letteratura, l'autore ha delineato le proprie esperienze ed esperienze, "il contenuto del mio libro sono io stesso". La personalità di Montaigne divenne oggetto di analisi del suo saggio Essays. Proclama una comprensione umanistica del destino umano: lo scopo della vita umana è la ricerca della felicità e del piacere. Fu lui a collegare questa idea con l'idea della vita naturale e della libertà naturale dell'uomo. La presenza della libertà determina la natura dell'ordine sociale e tutte le persone sono uguali per natura. Montaigne ha riassunto lo sviluppo dell'umanesimo e ha valutato in modo piuttosto scettico i risultati dello sviluppo delle scienze e persino dell'arte, insistendo sulla semplicità e sulla chiarezza, anticipando i principi del futuro classicismo.
In Germania, il destino della letteratura rinascimentale si rivelò strettamente connesso con la Riforma. Per molti aspetti, l'opera del grande Erasmo da Rotterdam (1466/91536) è adiacente all'area culturale della Germania. Erasmo è il principale pensatore d'Europa, ha lasciato una grande eredità, ma le due satire che hanno guadagnato maggiore popolarità sono Elogio della stupidità e Conversazioni facili. Questa tradizione include la famosa Ship of Fools di Sebastian Brant (una satira che ebbe un enorme successo), e la famosa satira di Erasmo da Rotterdam, Praise of Folly (1511) e Conversations in Equity, che criticano aspramente la società moderna. Alla vigilia della Riforma la letteratura tedesca assume un carattere polemico particolare. In un'atmosfera tesa di lotta ideologica, apparvero le famose Lettere delle persone oscure, una bufala di umanisti, una satira scritta in latino dagli umanisti K. Rubian, G. Bush e W. von Hutten sotto forma di lettere a nome del clero fittizio . La satira dominava la letteratura tedesca dell'epoca ed era più chiaramente evidente negli scritti dell'umanista Ulrich von Hutten, che ridicolizzava la Chiesa cattolica nei suoi dialoghi.
La formazione della lingua letteraria tedesca fu associata al Rinascimento e alla Riforma. La traduzione della Bibbia in tedesco da parte dell'eminente figura della Riforma Martin Lutero significò l'istituzione delle norme della lingua tedesca comune. La poesia sta diventando sempre meno importante in Germania; l'opera di Hans Sachs (1494-1576) proviene dalla tradizione tedesca e riproduce la vita urbana della Germania. Il cosidetto libri popolari, opere anonime destinate alla lettura di massa. In termini di contenuto, sono estremamente vari; combinano motivi fiabeschi, trame di romanzi cavallereschi, aneddoti e persino narrazione storica. Erano diversi anche nel carattere: se il Bello Magellano era caratterizzato dalla poesia, allora nel Racconto di Till Eulenspiegel e degli Schildburger c'è un forte flusso satirico. Infine, l'ideale rinascimentale della sete di conoscenza e di gloria, il culto delle illimitate possibilità dell'uomo sono presenti nella Storia del dottor Johann Faust, il famoso stregone e stregone (1587), la prima trattazione di questa trama nella letteratura mondiale.

Letteratura durante il Rinascimento - ampia direzione letteraria, che costituisce una parte enorme dell'intera cultura rinascimentale e copre il periodo dal XIV al XVI secolo. La letteratura rinascimentale, a differenza della letteratura medievale, si basa su nuove idee progressiste di umanesimo. Tali idee sono nate prima in Italia e solo successivamente si sono diffuse in tutta Europa. Con la stessa velocità, la letteratura si diffuse in tutto il territorio europeo, ma allo stesso tempo acquisì in ogni singolo stato il proprio sapore e il proprio carattere nazionale. In generale, se ci rivolgiamo alla terminologia, allora Rinascimento, o Revival, significa rinnovamento, appello di scrittori, pensatori, artisti alla cultura antica e imitazione dei suoi nobili ideali.

Nello sviluppo del tema del Rinascimento, intendiamo l'Italia, poiché è lei la portatrice della parte principale della cultura dell'antichità, così come il Rinascimento settentrionale, che ha avuto luogo nei paesi settentrionali dell'Europa - in Inghilterra, Paesi Bassi, Portogallo, Francia, Germania e Spagna.

Caratteristiche distintive della letteratura rinascimentale

Oltre alle idee umanistiche, nella letteratura del Rinascimento emersero nuovi generi e si formò il primo realismo, chiamato “realismo rinascimentale”. Come si può vedere nelle opere di Rabelais, Petrarca, Cervantes e Shakespeare, la letteratura di questo tempo era piena di una nuova comprensione della vita umana. Dimostra un completo rifiuto dell’obbedienza servile predicata dalla chiesa. Gli scrittori presentano l'uomo come la creazione più alta della natura, rivelando la ricchezza della sua anima, della sua mente e la bellezza del suo aspetto fisico. Il realismo rinascimentale è caratterizzato dalla grandiosità delle immagini, dalla capacità di provare un grande sentimento sincero, dalla poeticizzazione dell'immagine e dalla passione, molto spesso ad alta intensità tragico conflitto, dimostrando la collisione di una persona con forze ostili.


"Francesco e Laura." Petrarca e de Nov.

La letteratura del Rinascimento è caratterizzata da una varietà di generi, ma dominano ancora alcune forme letterarie. La più popolare era la novella. Nella poesia, il sonetto si manifesta più chiaramente. Inoltre, la drammaturgia, in cui sono diventati più famosi lo spagnolo Lope de Vega e Shakespeare in Inghilterra, sta guadagnando grande popolarità. È impossibile non notare l'alto sviluppo e la divulgazione della prosa filosofica e del giornalismo.


Otello racconta a Desdemona e al padre le sue avventure

Il Rinascimento è un certo periodo luminoso nella storia dell'umanità, nella sua vita spirituale e culturale, che ha fornito alla modernità un enorme "tesoro" di grandi opere e opere, il cui valore non ha limiti. Durante questo periodo, la letteratura era al suo apice e fece un enorme passo avanti, facilitato dalla distruzione dell'oppressione della chiesa.

  1. 1. La letteratura della Germania durante il Rinascimento Completato da uno studente DOC del quinto anno Laurea magistrale Specialità “Lingua e letteratura inglese” Corso per corrispondenza Lepekhina Evgenia
  2. Storia della letteratura tedesca..." target="_blank"> 2. Contenuto della presentazione:
    • Prerequisiti per l'emergere del Rinascimento in Germania (Rinascimento e Rinascimento stesso in Germania),
    • Particolarità del “Rinascimento del Nord”. Umanesimo tedesco.
  3. Storia della letteratura tedesca del Rinascimento. Os..." target="_blank"> 3.
    • Storia della letteratura tedesca del Rinascimento. I principali prerequisiti per l’emergere dell’umanesimo in Germania.
    • L'umanesimo (dal lat. humanitas - umanità, lat. humanus - umano, lat. homo - uomo) è una visione del mondo centrata sull'idea dell'uomo come valore più alto; è sorto come movimento filosofico durante il Rinascimento.
    • L'umanesimo rinascimentale, l'umanesimo classico, è un movimento intellettuale europeo che è una componente importante del Rinascimento. Ha origine a Firenze nella metà del XIV secolo ed esiste fino alla metà del XVI secolo; dalla fine del XV secolo passò alla Germania, alla Francia, in parte all'Inghilterra e ad altri paesi.
  4. La riforma è un massiccio intervento religioso e sociale..." target="_blank"> 4.
    • La Riforma è un massiccio movimento religioso e socio-politico nell'Europa occidentale e centrale nel XVI e all'inizio del XVII secolo, volto a riformare il cristianesimo cattolico in conformità con la Bibbia. Le attività degli umanisti prepararono le menti per la riforma della Chiesa cattolica.
  5. Caratteristiche dello sviluppo economico e sociale della città..." target="_blank"> 5.
    • Caratteristiche dello sviluppo economico e sociale della Germania nel XVI secolo associate alla sua frammentazione politica.
    • Principale centri culturali– le città della Germania meridionale (Strasburgo, Augusta, Norimberga, ecc.), il loro collegamento con l’Italia.
    • Nascono università, società e circoli dotti: compaiono traduzioni e commenti di classici antichi, nonché di famosi autori italiani.
    • Insieme alle odi, alle elegie e agli epigrammi si diffusero i generi satirici e istruttivi: commedia, dialogo satirico, opuscoli in prosa e parodie.
  6. Seconda metà del XV e inizio del XVI secolo. sono nella cronologia..." target="_blank"> 6.
    • Seconda metà del XV e inizio del XVI secolo. rappresentano nella storia della Germania un periodo di notevole crescita economica, dovuto all'inizio dello sviluppo dei rapporti borghesi all'interno della società feudale.
    • Il suo punto debole è lo sviluppo disomogeneo dei singoli territori e l'insufficiente comunicazione tra di loro. Le città tedesche sostengono debolmente il governo centrale nei suoi tentativi di unificare politicamente l’impero.
    • I primi umanisti tedeschi furono allievi diretti degli italiani.
    • Le università tedesche hanno svolto un ruolo importante nello sviluppo dell'umanesimo scientifico, dove sono stati creati dipartimenti di poetica e retorica.
    • Un ruolo molto importante è stato svolto dalle società e dai circoli eruditi (il circolo umanista dell'Università di Erfurt, guidato da Mucian Rufus).
  7. Tuttavia l'umanesimo in Germania non ha dato origine ad un grande movimento nazionale..." target="_blank"> 7.
    • Tuttavia, l’umanesimo in Germania non ha dato origine a una grande letteratura nazionale.
    • L'ideale dello sviluppo globale di un forte personalità umana, sensazionalismo pagano, nuova cultura secolare.
    • L'umanesimo tedesco è prevalentemente di natura scientifica ed è confinato in una ristretta cerchia di bisogni intellettuali dell'intellighenzia avanzata e dei principi secolari e spirituali condiscendenti.
    • Al centro degli interessi degli umanisti tedeschi ci sono gli studi filologici e lo studio degli autori latini e greci.
    • Gli umanisti tedeschi, a differenza di quelli italiani, si occupano diligentemente delle questioni teologiche, nelle quali introducono il libero pensiero critico.
  8. La letteratura dell'umanesimo tedesco è stata scritta in più di un'ora..." target="_blank"> 8.
    • La letteratura dell'umanesimo tedesco è scritta principalmente in latino. La variegata letteratura neolatina degli umanisti tedeschi è guidata dagli esempi degli antichi e dalla poesia latina degli umanisti italiani del XV secolo.
    • Insieme a odi, elegie ed epigrammi, si stanno diffondendo generi satirici e istruttivi, in cui i vizi della società moderna, in particolare il clero, vengono ridicolizzati: commedia, dialogo satirico modellato sul satirico greco Luciano, opuscoli e parodie.
    • Tra i numerosi poeti neolatini spicca Kondrat Celtis, autore di odi d'amore. Un altro, Eurizio Cordo, divenne famoso per i suoi commoventi epigrammi.
    • Molto popolari erano Facetia di Heinrich Bebel, brevi novelle comiche e aneddoti con un tocco epigrammatico.
  9. Johann Reuchlin è il più grande rappresentante dello scienziato..." target="_blank"> 9.
    • Johann Reuchlin è il più grande rappresentante dell'umanesimo scientifico in Germania.
    • Conosciuto come ricercatore e commentatore dell'Antico Testamento, del Talmud e di altri libri ebraici.
    • Autore di “Lettere di personaggi famosi”
  10. St..." target="_blank"> 10. Ulrich von Hutten e il circolo degli umanisti di Erfurt
    • Ulrich von Hutten fu uno dei primi umanisti a rendersi conto della necessità di una lotta decisiva per l'indipendenza tedesca e il libero sviluppo della cultura.
    • Poesia "Sull'arte della versificazione". La satira anticlericale di Hutten - due raccolte di "Dialoghi", scritti alla maniera di Luciano.
    • Hutten e Lutero: un pamphlet poetico "Lamentele ed esortazioni contro il potere esorbitante e poco cristiano del Papa e del clero poco spirituale".
    • Hutten è l'ideologo del movimento politico del “cavalierato imperiale” tedesco.
  11. Ragioni e significato della religione..." target="_blank"> 11. Letteratura della Riforma.
    • Le cause e il significato della Riforma religiosa, il suo inizio in terra tedesca e il suo carattere generale in tutta l'Europa occidentale.
    • Guerra contadina in Germania.
    • Le due correnti principali del movimento di riforma in Germania sono la riforma borghese moderata, guidata da Lutero, e la riforma plebeo-contadina, rivoluzionaria, associata alla Grande Guerra Contadina del 1524-1525.
    • Riflessione della visione del mondo borghese in struttura ideologica Protestantesimo. Correnti all'interno dell'“eresia del nord” e leader ideologici dei protestanti: Lutero, Münzer, Calvino.
    • Martin Lutero e la sua critica alla Chiesa: l'opposizione tra fede personale, sentimento religioso individuale – intese formalmente “buone opere” e Sacra Scrittura; negazione del potere papale, gerarchia spirituale, monachesimo. La Bibbia e le chiacchiere a tavola di Lutero.
    • Traduzione della Bibbia e suo ruolo nella creazione della lingua tedesca letteraria.
  12. Thomas Munzer e la sua partecipazione ad azioni rivoluzionarie..." target="_blank"> 12.
    • Thomas Munzer e la sua partecipazione alle azioni rivoluzionarie della Riforma popolare.
    • Un predicatore radicale durante la Riforma, leader spirituale di un movimento sociale che predicava l'uguaglianza universale basata sugli ideali evangelici e il terrore contro la chiesa tradizionale e la nobiltà.
    • La vicinanza degli insegnamenti di Müntzer al comunismo utopico.
    • Eventi della Riforma e della guerra dei contadini nella letteratura: la popolarità dell'opuscolo politico-religioso in tedesco o del dialogo in forma poetica o in prosa (“Karstgans”, “New Karstgans”, “Dialogo tra l'apostolo Pietro e il contadino”).
    • La letteratura borghese e popolare.
  13. Sebastian Brant, scrittore satirico tedesco del XV secolo, scrittore..." target="_blank"> 13.
    • Sebastian Brant era un autore satirico, scrittore, avvocato tedesco del XV secolo, "medico di entrambi i diritti".
    • La sua poesia "La nave dei folli", che segnò l'inizio della "letteratura sugli sciocchi": i temi e i problemi di questo testo, le caratteristiche compositive, l'immagine di Narragonia, la presentazione frammentaria, le citazioni dalla Bibbia e altre fonti cristiane, l'inclusione in il testo di aneddoti storici, proverbi e detti, il carattere morale e didattico del poema, la critica al clero e ai politici del suo tempo.
  14. Thomas Murner - scrittore satirico tedesco, monaco francescano..." target="_blank"> 14.
    • Thomas Murner - scrittore satirico tedesco, monaco francescano, dottore in teologia e diritto.
    • Nelle sue opere satiriche "The Guild of Rogues" e "The Curse of Fools" (1512), non risparmiò gli "folli" né tra le classi secolari né tra i ranghi del clero. Considerando la sua poesia, come i suoi sermoni in chiesa, come uno strumento di educazione spirituale, Murner vide nel generale declino della morale un sintomo della necessità di riforma.
    • Invitando la Germania, sulla scia di S. Brant, a liberarsi dei parassiti, degli sciocchi e degli egoisti, Murner, a differenza della maggior parte degli umanisti, contribuì alla critica dell'ordine sociale in lingua tedesca.
    • Cercò di risvegliare negli ambienti colti il ​​desiderio di rinnovamento della vita, ma quando iniziò la Riforma in Germania, Murner rimase dalla parte della Chiesa cattolica, divenne uno dei suoi più grandi pubblicisti e combatté energicamente contro Lutero e le sue idee.
  15. Il grobianismo (tedesco Grobianismus) è un movimento speciale..." target="_blank"> 15.
    • Il grobianismo (tedesco: Grobianismus) è un movimento speciale nella letteratura tedesca apparso alla fine del XV secolo e raggiunse il suo apice nel XVI secolo; è nato come imitazione parodica della letteratura "Tischzuchten".
    • La prima opera di questo tipo - "Grobianus Tischzucht" - apparve nel 1538; qui, come in alcune opere successive della scuola grobiana, venivano insegnate istruzioni ironiche su come comportarsi indecentemente a tavola.
    • Il fondatore di questo movimento è Friedrich Dedekind (1525-1598), che scrisse in distici latini “Grobianus” (1549), una satira sull'ubriachezza e sulla rozzezza dei costumi dell'epoca, che ebbe grande diffusione e fu tradotta da Kaspar Scheidt in Tedesco in versi in rima.
    • Il nipote di Scheidt, giudice e autore satirico Johann Fischart, è considerato un seguace del grobianismo.
    • Il grobianesimo è un movimento tipicamente borghese che ridicolizzava l'imitazione della moda romanica (francese e italiana) - da qui il suffisso latino della parola “Grobianus”. Colpendo da un lato la bohémien studentesca e, dall'altro, l'imitatività della nobiltà e degli ambienti sociali che attorno ad essa gravitavano, la satira grobiana (con l'ipocrisia tipica dei borghesi) si diletta proprio nella sporcizia che presumibilmente flagella. Da qui la successiva protesta contro queste forme di satira (antigrobianismo) degli stessi circoli borghesi.
  16. Friedrich Dedekind (1525, Neustadt am Rübenberg - 2..." target="_blank"> 16.
    • Friedrich Dedekind (1525, Neustadt am Rübenberg - 27 febbraio 1598, Lüneburg) - Scrittore tedesco.
    • Dedekind studiò teologia a Marburg e poi a Wittenberg, dove fu sostenuto da Filippo Melantone.
    • Dopo aver ricevuto nel 1550 il titolo di maestro a Neustadt, nel 1575 fu nominato parroco a Lüneburg e ispettore delle chiese del vescovado di Verdun.
    • L'opera principale di Dedekind è "Grobianus" (1549) in latino, da cui prende il nome movimento letterario Grobianesimo, intenzioni didattiche dell'autore, versatilità del fenomeno, filisteismo come stile di vita.
    • Grobianus è stato tradotto in tedesco da Kaspar Scheidt.
    • Dedekind scrisse anche opere drammatiche.
    • Saggi
    • Cavaliere Cristiano 1576
    • Papista converso 1596
  17. Hans Sachs. Il carattere medievale-popolare del suo shvan..." target="_blank"> 17.
    • Hans Sachs. Il carattere folk medievale dei suoi schwanks, fastnachtspiel e canzoni dei Maestri cantori. L'ampiezza delle osservazioni quotidiane di Sachs.
    • “Una parola di lode”: l'immagine di Norimberga come idillio sociale di prosperità borghese, assenza di critica sociale.
    • Il suo contributo allo sviluppo e al rafforzamento della scuola dei maestri cantori di Norimberga: “La commedia della paziente e obbediente Margravina Griselda”, “La tragedia della sfortunata regina Giocasta”.
    • Sachs crea un'intera galleria di tipologie domestiche moderne e scene di genere.
    • La moralità delle sue opere: predicare la virtù, la prudenza, la fatica, l'onestà.
  18. Prot..." target="_blank"> 18. Sviluppo del movimento riformista in Germania
    • Protestantesimo e cattolicesimo,
    • Cattedrale di Trento,
    • fondazione dell'ordine dei Gesuiti
    • degrado economico della Germania,
    • declino culturale.
  19. Johann Fischart è l'ultimo grande rappresentante di non..." target="_blank"> 19.
    • Johann Fischart è l'ultimo grande rappresentante della letteratura borghese tedesca.
    • Sostenitore del protestantesimo: opuscoli “La disputa dei monaci scalzi”, “La vita di S. Domenico e Francesco" - screditando i fratelli tutti monastici; "La leggenda dell'origine del berretto gesuita a quattro corna" - una critica al cattolicesimo; l'umorismo grottesco e crudo della satira di Fischart.
    • Fishart è un traduttore del romanzo di Rabelais “Gargantua e Pantagruel”: significato degli episodi inseriti, temi politici dell'epoca, trattamento stilistico originale della fonte, elementi di satira anticlericale, mezzi artistici di linguaggio, contrasto, sovraccarico di dettagli grotteschi.
    • Gli scritti di Fischart sono considerati esempi di letteratura grobianista.
  20. 20. Lo sviluppo della stampa e la diffusione dell'alfabetizzazione durante la Riforma
    • "Libri popolari" del XVI secolo. e le loro origini: Till Eulenspiegel, Schildburgers, Doctor Faustus.
    • "Till Eilenspiegel" - una raccolta di schwanks su un astuto contadino, i suoi vagabondaggi e trucchi:
    • caratteristiche del genere (romanzo d'avventura popolare), temi principali e
    • "Schildburgers" è una raccolta di fumetti schwanks: eroi (residenti nella città di Schild in Sassonia), una satira sulla grettezza filistea e sulla grettezza provinciale dei cittadini. La storia della leggenda di Faust e la variabilità nella letteratura tedesca di questo tempo.
    • Il tema di Faust nella letteratura mondiale. Interesse per i libri popolari nell'era del romanticismo (L. Tieck, Gerres, ecc.)
  21. Erasmus Desiderius di Rotterdam come figura paneuropea..." target="_blank"> 21.
    • Erasmo Desiderio da Rotterdam come figura di scala paneuropea nella teologia (“nuova filosofia di Cristo”), nell'etica, nella prima filologia (traduzioni e commenti alla Bibbia nel circolo di Oxford).
    • Partecipazione al dibattito sul libero arbitrio e sulla creazione dell'“umanesimo cristiano” come nuovo concetto di persona cristiana.
    • Erasmo come scrittore neolatino. “Conversazioni domestiche”, “Adagia” e il loro significato educativo.
    • L'eccezionale significato del trattato "Armi del guerriero cristiano" per la spiritualità della New Age.
    • Satira filosofica “Elogio della stupidità” come capolavoro del pensiero rinascimentale. La connessione delle sue idee principali con gli strati intellettuali più profondi della letteratura del tardo Rinascimento.
    • L'importanza delle sue opere per l'ulteriore sviluppo della letteratura tedesca.
  22. 22.2. Prerequisiti per l'emergere del Rinascimento in Germania (Rinascimento e Rinascimento stesso in Germania)
    • Il concetto generalmente accettato ma convenzionale di “Rinascimento settentrionale” (1500 circa-40/80) viene applicato, per analogia con il Rinascimento italiano, alla cultura e all’arte del XVI secolo. principalmente Germania, Paesi Bassi, Francia.
    • A cavallo tra il XIV e il XV secolo. nei Paesi Bassi, e successivamente in Francia e in parte in Germania, si nota l'emergere di nuove caratteristiche nelle tradizioni tradizionali, che ricevettero la loro piena espressione umanistica nei secoli XV-XVI.
    • Una delle caratteristiche principali caratteristiche dell'arte rinascimentale nei paesi di questa regione è la sua connessione con il tardo gotico e l'interazione delle tradizioni locali con l'arte dell'Italia rinascimentale.
  23. Per “Rinascimento del Nord” solitamente intendiamo..." target="_blank"> 23.
    • Per “Rinascimento settentrionale” si intende solitamente la cultura dei secoli XV-XVI nei paesi europei situati nel nord dell’Italia.
    • Questo termine è abbastanza arbitrario. È usato per analogia con il Rinascimento italiano, ma se in Italia aveva un significato originale diretto - la rinascita delle tradizioni della cultura antica, allora in altri paesi, in sostanza, nulla era “rinato”: c'erano pochi monumenti e ricordi dell'epoca antica.
  24. Arte dei Paesi Bassi, della Germania e della Francia (principale..." target="_blank"> 24.
    • L'arte dei Paesi Bassi, della Germania e della Francia (i principali centri del Rinascimento settentrionale) si sviluppò nel XV secolo come continuazione diretta del gotico, come sua evoluzione interna verso il “secolare”.
    • La fine dei secoli XV e XVI fu un periodo di enormi sconvolgimenti per i paesi europei, l’epoca più dinamica e turbolenta della loro storia. Onnipresente guerre religiose, la lotta contro il dominio della Chiesa cattolica - la Riforma, che in Germania si trasformò in una grandiosa guerra contadina, la rivoluzione nei Paesi Bassi, la drammatica tensione alla fine della Guerra dei Cent'anni tra Francia e Inghilterra, le sanguinose faide tra cattolici e ugonotti in Francia.
  25. Una fusione di influenze italiane con il gotico originale..." target="_blank"> 25.
    • La fusione di influenze italiane con le tradizioni gotiche originali costituisce l'originalità dello stile rinascimentale settentrionale.
    • Il motivo principale per cui il termine “Rinascimento” si estende all’intera cultura europea di questo periodo risiede nella comunanza delle tendenze interne processo culturale. Cioè, nella crescita e nello sviluppo diffusi dell'umanesimo borghese, nell'indebolimento della visione del mondo feudale, nella crescente autocoscienza dell'individuo.
    • I fattori economici hanno svolto un ruolo significativo nella formazione del Rinascimento tedesco: lo sviluppo dell'industria mineraria, della stampa e dell'industria tessile. La penetrazione sempre più profonda delle relazioni merce-denaro nell’economia e l’inclusione nei processi di mercato paneuropei hanno influenzato grandi masse di persone e ne hanno cambiato la coscienza.
  26. Formare una visione del mondo rinascimentale in..." target="_blank"> 26.
    • Per la formazione della visione del mondo rinascimentale nei paesi romanici dell’Europa meridionale, l’influenza dell’eredità antica fu di enorme importanza. Stabilisce ideali ed esempi di un carattere brillante e che afferma la vita. L'influenza della cultura antica per il Rinascimento settentrionale è insignificante;
    • Pertanto, nella maggior parte dei suoi rappresentanti è più facile individuare tracce di gotico non del tutto obsoleto che trovare motivi antichi.
    • In Germania, frammentata in centinaia di minuscoli Stati feudali, vigeva un principio unificante: l’odio verso la Chiesa cattolica, che imponeva tasse al Paese e norme gravose sulla vita spirituale.
    • Pertanto, una delle direzioni principali della lotta per il “regno di Dio sulla terra” è la lotta con il papato per riformare la Chiesa.
  27. Il vero inizio del “Rinascimento del Nord” può essere considerato..." target="_blank"> 27.
    • Il vero inizio del “Rinascimento settentrionale” può essere considerato la traduzione della Bibbia in tedesco da parte di Martin Lutero.
    • Questo lavoro durò vent'anni, ma alcuni frammenti divennero noti prima.
    • La Bibbia di Lutero definisce l'era, innanzitutto, in tedesco:
    • diventa la base di un'unica lingua tedesca;
    • in secondo luogo, costituisce un precedente per la traduzione della Bibbia in una lingua letteraria moderna, e presto seguiranno le sue traduzioni in inglese, francese e altre.
  28. Le idee del luteranesimo uniscono le idee più progressiste..." target="_blank"> 28.
    • Le idee del luteranesimo uniscono i circoli più progressisti della Germania: vi sono coinvolti anche pensatori umanisti come Filippo Melantone, gli artisti Dürer e Holbein, il sacerdote e leader del movimento popolare Thomas Munter.
    • La letteratura rinascimentale in Germania si basava sull'opera dei Maestri cantori.
    • Meistersang nella Germania dei secoli XIV-XVI - l'opera musicale e poetica dei meistersingers - membri di associazioni di corporazioni professionali di poeti e cantanti, provenienti dai medi e piccoli borghesi. Si chiamavano Meistersingers in contrasto con i Minnesingers - "vecchi maestri" (alte Meister), portatori di testi di corte, il cui lavoro era considerato un modello.
  29. 29. 3. Particolarità del “Rinascimento del Nord”. Umanesimo tedesco.
    • Il periodo rinascimentale in Germania è solitamente identificato come un movimento stilistico separato, che presenta alcune differenze con il Rinascimento in Italia, ed è chiamato “Rinascimento settentrionale”.
    • A 16 anni la Germania era influenzata dall’Italia, con la quale commerciava.
    • Inoltre, a quel tempo la Germania era sotto il dominio dispotico della dinastia degli Asburgo.
    • Ma nel XV-XVI secolo, le relazioni borghesi iniziarono ad apparire nella società feudale, che portò a una crescita economica rapida e colossale. Tuttavia, la Germania non si sta sviluppando così rapidamente e in modo uniforme come l’Italia, la Francia o i Paesi Bassi.
  30. In Germania è iniziata una certa frammentazione politica..." target="_blank"> 30.
    • In Germania è iniziata una certa frammentazione politica dovuta al fatto che alcune città si sono sviluppate più velocemente di altre. Ma entrambi sono stati privati ​​dell’accesso al mercato mondiale.
    • Ciò portò ad una serie di rivolte contadine. Allo stesso tempo, anche se non tutte le città crescono.
    • L’ascesa delle città e lo sviluppo della cultura urbana nella seconda metà del XVI secolo sono i principali prerequisiti per l’emergere dell’umanesimo in Germania. Grazie però ad altri fattori, il movimento umanistico non acquista qui la stessa portata che in Italia.
    • Non ci sono tedeschi tra i titani del risveglio. In Germania gli umanisti non sono interessati allo sviluppo completo dell’uomo, si concentrano sullo studio dell’antichità, della filologia, ecc.
  31. 31.
    • In Germania esiste un “umanesimo scientifico”.
    • I principali centri umanistici in Germania erano le città del sud collegate con l'Italia dal commercio (Strasburgo, Norimberga, ecc.). Tedesco influenzato. Umanesimo e creazione di università (il circolo degli umanisti dell'Università di Erfurt, guidato da Mucian Rufus).
    • La specificità dell'umanesimo tedesco è che si basava sulle controversie religiose tra le città.
    • 1450 - Vengono inventati i caratteri mobili di Gutenberg, che costituirono la base per la distribuzione delle opere.
    • Le università stanno aprendo nelle città e c’è una crescita generale della cultura tedesca. L'umanesimo tedesco adottò dall'italiano ciò che gli era più vicino.
  32. 32.
    • L'arma principale degli umanisti era la satira.
    • I centri dell’umanesimo sono nelle università. Prima di tutto c'erano scienziati dell'Università di Erford, poi dell'Università di Tyubngem (Bebel insegnava lì). Calendari Bebel. A loro si oppone l'Università di Colonia.
    • La letteratura dell'umanesimo tedesco è scritta principalmente in tedesco (l'intellighenzia non si preoccupa delle grandi masse).
    • L'umanesimo settentrionale è caratterizzato da tentativi di chiarire i canoni interpretativi della chiesa. Sono stati fatti tentativi per approfondire le fonti primarie. In generale, l'idea umanistica era superficiale.
  33. Il primo è collegato..." target="_blank"> 33. 4 direzioni del “Rinascimento del Nord”
    • Il primo è associato alle attività degli scienziati umanisti.
    • Desiderio Erasmo da Rotterdam (1467-1536) è uno degli umanisti più importanti, che, insieme a Johann Reuchlin, fu chiamato dai suoi contemporanei “i due occhi della Germania”.
    • Il secondo è legato alle attività degli scrittori, al movimento di riforma
    • Martin Lutero (1483-1546) è un sostenitore della tendenza moderata della Riforma.
    • Leader della Riforma in Germania, fondatore del protestantesimo tedesco. Tradusse la Bibbia in tedesco, stabilendo le norme della comune lingua letteraria tedesca. Proveniva da una famiglia contadina.
  34. Thomas Munzer (1490-1547) – visioni più radicali..." target="_blank"> 34.
    • Thomas Munzer (1490-1547) – visioni più radicali.
    • Leader delle masse contadine-plebee nella Riforma e nella Guerra dei contadini del 1524-1526 in Germania.
    • In forma religiosa, predicava le idee del rovesciamento violento del sistema feudale, del trasferimento del potere al popolo e dell'instaurazione di una società giusta.
  35. Il terzo è legato alla letteratura borghese (urbana)..." target="_blank"> 35.
    • Il terzo è legato alla letteratura borghese (urbana)
    • Sebastian Brant (1458-1521) - Satirico tedesco del XV secolo, autore dell'opera satirica "Ship of Fools", scrittore, avvocato, "dottore di entrambi i diritti".
    • Il suo approccio alla natura umana è troppo medievale, sebbene critichi la chiesa. Ma applica i dogmi della chiesa. L'immagine di uno stato-nave.
    • Hans Sachs (1494-1576) - il principale poeta del Rinascimento tedesco, maestro cantore e drammaturgo.
    • Paroliere, famoso poeta associato all'arte popolare senza nome - libri popolari tedeschi.
    • "Informazioni su Till Eulenspiegel", "Informazioni sull'arrapato Siegfried", "Informazioni sul dottor Faust", "Libri sugli Schildburger" - aneddoti sui Poshekhontsy.
  36. 36.
    • Il quarto, legato al personaggio Faust
    • L'eroe delle leggende popolari tedesche e delle opere della letteratura e dell'arte mondiale, un simbolo del desiderio umano di comprendere il mondo.
    • Il prototipo è il dottor Johannes Faust (1480-1540), un astrologo errante.
    • L'unione di Faust con il diavolo (Mefistofele) fu raccontata per la prima volta nel libro popolare tedesco "La storia del dottor Faust" (1587).
    • Famosi in tutto il mondo sono il Faust di J. V. Goethe (opera omonima di C. Gounod) e il Doctor Faustus di T. Mann.
  37. Campioni spirituali..." target="_blank"> 37. Differenza dal Rinascimento italiano
    • Il risveglio spirituale dell'Europa, iniziato alla fine. XII secolo, fu una conseguenza dell'ascesa della cultura urbana medievale e si espresse in nuove forme di attività: intellettuale e culturale.
    • In particolare, il fiorire della scienza scolastica, il risveglio dell'interesse per l'antichità, la manifestazione dell'autocoscienza individuale nella sfera religiosa e secolare e nell'arte: lo stile gotico.
  38. Questo processo di risveglio spirituale ha preso due strade..." target="_blank"> 38.
    • Questo processo di risveglio spirituale ha seguito due percorsi (a causa delle caratteristiche socio-economiche, nazionali e culturali):
    • sviluppo di elementi di una visione del mondo umanistica secolare
    • sviluppo di idee di “rinnovamento” religioso
    • Entrambe queste correnti spesso entravano in contatto e si fondevano, ma in sostanza agivano ancora come antagoniste. L'Italia seguì la prima strada; il Nord Europa seguì la seconda, ancora con le forme del gotico maturo, con il suo generale sentimento spiritualistico e il naturalismo dei dettagli.
  39. Il Rinascimento italiano non ha avuto praticamente alcuna influenza su..." target="_blank"> 39.
    • Il Rinascimento italiano non ebbe praticamente alcuna influenza sugli altri paesi fino al 1450.
    • Dopo il 1500 lo stile si diffuse in tutto il continente, ma molte influenze tardogotiche persistettero anche in epoca barocca.
    • Principali differenze:
    • maggiore influenza dell’arte gotica,
    • minore attenzione allo studio dell’anatomia e del patrimonio antico,
    • tecnica di scrittura attenta e dettagliata.
    • Inoltre, la Riforma fu un'importante componente ideologica.